
WEI LATERZA TOMASSETTI FANTINI PAGANO BONGINI GORETTI RICCI
MAGI INNOCENTE BALDELLI BERGHOLZ MANCINELLI DUGUID ZIEGER CAROTTI
FONTANELLI BUCCI PACINI CONTALDI RINALDI ERRIGHI ROCCHETTI ROSSI
Il circo superpsichico dell'essenza contemporanea
A Spello, nella verde Umbria di San Francesco, c’è una mostra ricca di contrasti e scissioni, quindi infelicità come dolore che esce dall’individuo e raggiunge l'universalità.
Riconoscendosi come ragione che è realtà e realtà che è ragione.
Si chiama “Rivoluzione Estatica” e celebra il ’68. Ovvero quarant’anni di mostruosa liberazione. La mostra non sarebbe così dirompente se non fosse per la presenza del collettivo di Glam Art. La ventina di artisti internazionali che ha aderito al progetto di costituire un nuovo movimento artistico. Basato, si, sulla ricerca del bello, ma orientato anche nel senso del bene. Il Manifesto programmatico, presentato in occasione dell’apertura della mostra, parla di un circo itinerante dell’effimero mondo dell’arte contemporanea. Ma non solo. Perché i temi sono creature superpsichiche, visioni, premonizioni, icone. Il tempo. La vita. L’infanzia eterna e consapevole. Le mostre Glam Art sono disseminate a creare un percorso che lasci un segno. Un fiocco rosso che racconta delle inquietudini contemporanee nel momento in cui divengono espressione artistica. Cioè prima che il mercato le fagociti. E le espella. Di pari passo va il discorso sulla solidarietà, per cui l’arte Glam ha finalità nobili. Intanto, in attesa della partenza ufficiale, ci sono le “ospitate”, come questa di Villa Fidelia.
Occasioni, per gli artisti Glam, di cimentarsi in contesti di confronto. Che possono generare emozioni forti. Come la performance inaugurale, opera della poetessa Antonella Pagano. “La signora dei campanelli” si è cimentata in un reading su prato ispirato alla de-florazione: un discorso sui fiori e sulle donne in fiore. Suoni per adulti, che divengono versi per fanciulli. In un circolo di conoscenza senza età, che ha il sapore dell’antico e del moderno insieme. Nella sala dell’armonia, Sergio Laterza mette in cornice il caos, ovvero la “cacciate dell’arte dall’inferno terrestre”. Dodici ritratti impossibili, i suoi, che sembrano lavori digitali, invece sono frutto di una manualità dirompente.
Il ritratto, questo – nella pittura odierna - sconosciuto, torna, invece, prepotentemente. Ritratti inediti della società liquida. Quelli, disarmanti, dell’ottimo Tomassetti e quelli, freschissimi, della giovane Chen. Quelli inquieti di Duguid e quelli incellofanati della Simona Baldelli. Ritratti. In ferro o mascherati, di ceramica deforme. Finti. Come la strepitosa “nera gonfiabile” del geniale Innocente.
“Glam Art è il ritratto del nostro tempo. O, almeno, del tempo che vorremmo” dice Damiano Laterza, curatore dell’iniziativa. Il giovane critico d’arte del Sole 24 Ore - assieme allo studioso umbro di Scienze olistiche, Alessandro Volpi, con cui ha ideato il progetto - sembra fermamente intenzionato ad “immettere aria nuova nell’ambiente artistico, che non sia la solita spruzzata di Gled”.
Le premesse sembrano giuste. Poiché il risvolto sociale dell’arte Glam passa per tutta una serie di associazioni di volontariato, istituzioni correlate e personalità di rilievo, che si rifanno alla medicina psicosomatica portata avanti dall’Associazione A.S.SIDA onlus di Città di Castello. Della quale Volpi è fondatore, nonché presidente.
Le mostre Glam sono anche eventi di raccolta fondi – gli artisti mettono in vendita le loro opere, decidendo, a propria discrezione, quale percentuale devolvere dell’eventuale ricavato – e sensibilizzazione.
Fondi utili per la ricerca e le attività di prevenzione e cura delle malattie autoimmuni. Ma anche per combattere il disagio psichico, la violenza sui minori e quelle, quotidiane e di ogni tipo, subite da noi adulti.
Eventi Glam sono anche i talk show – a Spello, il 4 maggio alle 18.00, se ne terrà uno, a piedi nudi sull’erba – animati da discussioni inedite e da performances artistiche strabilianti.
La mostra “Rivoluzione Estatica” resterà aperta fino all’11 maggio 2008, tutti i giorni, dalle 10.30 alle 19.00
Per informazioni su Glam Art si può visitare il sito glammart.blogspot.com
di Damiano Laterza
“I bambini superpsichici sono forse la razza più insolita e carismatica che sia nata nella nostra epoca. Sono bambini in grado di fare cose che la maggior parte della gente reputa impossibili”. Così ha scritto lo studioso di esoterismo Drunvalo Melchizedek. Il riferimento è ai così detti “bambini indaco”. Ossia i figli della civiltà digitale – comparvero la prima volta nel 1984. Esseri viventi frutto di mutazioni genetiche dovute all’alimentazione, alla combustione di minerali organici, al flusso ininterrotto di informazioni attraverso imponenti campi magnetici.
Che hanno sviluppato sistemi immunitari inediti per sconfiggere, attraverso una modificazione biologica, virus sempre più temibili.
Sono i bambini dell’AIDS. Capaci di annientare il male con la forza della mente. Piccoli poeti, pittori, poliglotti. Menti fini e ingegnose con quozienti intellettivi sbalorditivi che sono, oramai, una realtà numerica non trascurabile.
A loro, e alla speranza di un futuro cibernetico che sia “eco” – nel senso di Bateson – e “compatibile” – in chiave di maggior benessere per tutti - è dedicata la mostra-evento Glam Art, che si è inaugurata ieri sera nell’antica Castrum Felicitatis dell’alta valle tiberina. Nella sala del Quadrilatero della cinquecentesca Loggia degli Illuminati – felicità, luce, geometria – le premesse sono, come nella tradizione del cuore verde italico, nobili. Perché l’arte diviene veicolo d’informazione e sensibilizzazione. Perché l’associazionismo e il volontariato sono il motore della nostra consapevolezza sociale. E tutte le espressioni del genio umano convivono “pacificamente” perché la contemporaneità è il networking. Alessandro Volpi, da anni impegnato con progetti di solidarietà, sostegno e informazione per persone colpite dall’HIV, e deus ex machina della manifestazione, apre il convegno. Studiosi ed esperti si confrontano su temi quali le violenze subite dai bambini, l’iperattività degli stessi e le terapie da adottare. Poi c’è spazio per le opere in mostra: dal mare di plastica di Innocente, alla solitudine sino-occidentale di Chen Wei. Dai bambini-alieni in ceramica di Fantini, all’evirazione in-gabbiata di Laterza. Gli attori, intanto, leggono brani strazianti del controverso J. T. Leroy. E il viaggio, tra mente e materia, tra il sogno e le realtà problematiche che esso stesso solleva, diventa miracolo di solidarietà tra anime.
Ha scritto Marguerite Yourcenard: “Chi partecipa ai miracoli della creatività, e a quelli della vita, non è né il suo riflesso, né il suo comportamento. Ma è sempre sé stesso e ci costringe ad essere, nel modo più vero e completo, quello che siamo”.
GLAM ART
Venerdì 30 Novembre 2007 a Palazzo dei Marchesi Bufalini in Città di Castello prende il via una rassegna che durerà 10 giorni dal carattere socio-culturale. Glam Art vuole essere un evento esclusivo capace di conciliare l’effimero e magico mondo dell’arte con il concreto mondo del quotidiano, il culturale con il sociale. La mosrta-non mostra, vedrà l’intervento di artisti presenti nella scena locale e internazionale: Chen Wei, Innocente, Jacqueline Magi, Giampaolo Tommassetti, Francesco Fantini, Sergio Laterza, Bruno Zieger, Mirko Mancinelli, Letizia Goretti e Gilberto Bucci. Gli artisti hanno colto perfettamente quello che è il delicato tema relativo alla prevenzione ed alla tutela dei minori esprimendosi con forza e vigore. C’è chi inneggia all’uso del preservativo e chi pennella con leggerezza la solitudine. Chi si avvicina all’argomento con toni psico-biblici e chi da proprio i numeri alla façon degli arcaici cabalisti. Glam art è promossa dall’associazione A.S.SIDA coadiuvata da Perugiafashionweek Lab e Centro Studi d’arte Minerva con il sostegno del Cesvol, con l’intento di divulgare l’operato svolto nei confronti delle fasce più deboli colpite da varie forme di malattie psicosomatiche partendo dall’immunodeficenza. Nell’occasione saranno raccolti fondi per sostenere iniziative a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Glam Art aprirà i battenti alle ore 18 del 30 Novembre con l’esposizione delle opere degli artisti che onorevolmente si sono uniti all’evento, seguirà una presentazione dell’associazione A.S.SIDA sul tema psicofarmaci e minori con relatori quali la dott.ssa Gaia Luzzi, il dott. Ezio Latini ed Alessandro Volpi. Alle ore 21 cena con finalità di beneficienza. Il Comune di Città di Castello viene ringraziato per il piccolo ma comunque prezioso contributo all’iniziativa.
Davanti ad un camino, solitamente, si ascoltano quelle che sono le note sussurrate dal fuoco acceso, nella più piena noia di una fredda serata invernale tra amici. Dopo aver consumato una cena, il silenzio viene interrotto da un libro. A volte ti regalano un libro che in molti usano poi come ornamento, senza comprendere che in ogni volume è racchiusa una magia. Ma alcuni esitano ed altri aprono pagine a caso. Ed è proprio il caso a fare da scintilla a un’ iniziativa come Glam Art. Un po’ mostra e un po’ fiaba. Nelle sue pagine appaiono parole e codici che vengono dalla Bibbia e che sanno di scienza. Scienziati che, inventandone di tutti i colori, ti danno poi buoni spunti. Dalle pagine de “L’antico segreto del fiore della vita” arrivano le frasi seguenti che poi con stupore ci portano nel meraviglioso paese di Alice. Il dott. Jeffrey Satinover rivela, decifrando il codice della Bibbia, il significato di AIDS. Da Aids vengono fuori le seguenti parole: morte, nel sangue, dalle scimmie, annientamento, nella forma di un virus, l’immunità, distrutto. Ma in questa matrice c’è una frase che non aveva senso per i ricercatori del codice, in Israele. Perché non sapevano quello che stava accadendo nella ricerca sull’Aids in America. Nella matrice “Aids” era chiaramente affermato: “la fine di tutte le malattie!”, citando l’opera di Braden sulla mutazione genetica spontanea. Questa mutazione sta avvenendo sui bambini, che sviluppano una resistenza maggiore ad ogni tipo di malattia. La scienza ha poi scoperto che ci sono anche adulti che sono mutati nello stesso modo. Questi bambini sono forse la razza più insolita e carismatica che sia nata nella nostra epoca e sono detti “Bambini superpsichici” da Drunvalo Melchizedek.
Il messaggio che artisticamente è stato recipito viene da un qualcosa che è molto profondo e che tutti noi possiamo trasmettere, parlando soprattutto con il cuore.